MILANO – Imparare dalle crisi e ripensare la gestione e le modalità di lavoro: questo il comune denominatore delle tesi di laurea triennale premiate durante il IX Convegno Gelmi organizzato da Bosch e svoltosi via web lo scorso 28 gennaio. L’azienda, da sempre vicina al tema dell’orientamento dei giovani e intenta a promuoverne il talento, ha scelto di erogare quattro borse di studio del valore di 1.000 euro lordi ciascuna a quattro neolaureati, autori delle migliori tesi inerenti alla gestione aziendale durante il periodo di quarantena causato dal Covid-19.
La premiazione è stata istituita in ricordo di Maurizio Gelmi, HR Administration e Legal Manager del Gruppo Bosch in Italia, scomparso prematuramente nel 2012. “Maurizio Gelmi dedicava tempo e passione ai giovani, per orientarli al loro futuro e stimolarli a perseguire i loro sogni per intraprendere la giusta carriera nel mondo del lavoro. Per questo, abbiamo scelto di premiare i ragazzi che si sono distinti grazie alle proprie tesi di laurea, prendendo le mosse da una crisi, quella relativa alla pandemia di Coronavirus, che ha obbligato tutte le aziende a ripensare i propri modelli organizzativi” ha spiegato durante la premiazione Roberto Zecchino, Vice Presidente Risorse Umane e Organizzazione Bosch Sud Europa.
Le cinquanta tesi di laurea ammesse al Premio, in seguito alla pubblicazione del relativo bando, sono state valutate in base all’originalità e alla qualità dell’elaborato, all’aderenza ai temi del Premio e alle tempistiche di conseguimento della laurea previste dal rispettivo corso di studi. A decretare le quattro tesi vincitrici è stata una commissione scientifica presieduta da due presidenti esterni e una giuria composta da commissari sia interni sia esterni.
Ad aggiudicarsi la borsa di studio sono stati: Giorgia Ferri, laureata in Scienze Linguistiche presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano con la tesi “Smart working: innovare, competere, conciliare”; Filippo Alberto Maria Stucchi, laureato in Comunicazione e Società presso l’Università degli studi di Milano con la tesi “Areu Lombardia: crisis management durante l’emergenza Covid-19”; Azzurra Zuccarello laureata in Economia e Management presso l’Università degli Studi di Trento, con la tesi “Lean Thinking in sanità: la gestione di un contesto di emergenza”; Alessandra Di Dio, laureata in Economia ed Organizzazione aziendale presso la LUM di Bari con la tesi “L’impatto dei nuovi modelli organizzativi nella gestione delle HR durante l’emergenza Covid-19”. Inoltre, una menzione speciale è stata dedicata al percorso di Raffaele Ciampa, partecipante del master MUCL (Consulenza del lavoro e direzione del personale) dell’Università Cattolica.
A margine dell’evento è stato poi trasmesso “Ali Dorate”, il cortometraggio di Massimiliano Finazzer Flory disponibile su Rai Play. Attraverso le voci di 19 statue di altrettanti personaggi storici, il regista e attore racconta le emozioni di una Milano che si è fermata nel tempo e che si prepara a ripartire. Il senso di smarrimento provato durante il lockdown ha lasciato pian piano il posto alla speranza, mentre la storia è diventata la vera protagonista di quest’epoca. Il cinema, quindi, si pone al servizio della società, in un mix di tecnologia e tradizione.