NAPOLI – Giovedì 16 dicembre 2021, alle ore 14.30, anche In Cibum Lab sarà presente al talk su “Agrifood Innovation: tra sostenibilità e tecnologia” organizzato alla Mostra d’Oltremare all’interno dell’ottava edizione di SMAU Napoli. Al panel prenderanno parte alcuni casi di successo di imprese vincitrici del Premio Innovazione SMAU e alcuni protagonisti dell’ecosistema dell’innovazione, tra cui Pastificio Garofalo, De Matteis Agroalimentare e Sole 365. In Cibum Lab, che quest’anno è presente a Napoli nello stand allestito dalla Regione Campania, è l’unico acceleratore campano focalizzato sulle startup food-related. Fondato nel 2020, ad oggi conta più di 100 aziende coinvolte nell’ecosistema, oltre 500 progetti candidati e 5 brevetti depositati. Numeri che lo rendono tra i pochi riferimenti anche a carattere nazionale.
In Cibum Lab opera all’interno di un ecosistema di eccellenza al quale contribuisce in modo decisivo la presenza di partner nazionali e internazionali. L’obiettivo è proporre al mercato nuovi modelli imprenditoriali nell’ambito del food, stimolando la cultura del cambiamento, promuovendo, diffondendo conoscenza, e alimentando processi di innovazione che consentono alle imprese di cogliere quelle che sono le opportunità di crescita e consolidamento.
Per raccogliere le sfide del prossimo futuro il team di In Cibum Lab ha lanciato il programma Io Mi Fido che si basa sulla creazione di un club virtuale fortemente interattivo e focalizzato su un modello di contaminazione e mentorship, che scaturisce dal confronto tra le start up accelerate e le imprese di successo aderenti all’iniziativa e operanti nella stessa area di mercato. Si tratta di uno strumento di adozione win win che permette un’interazione periodica con un ambiente innovativo e con un mentore di eccellenza finalizzato ad agevolare la strutturazione degli aspetti strategici e promuovere rapporti commerciali, in definitiva, accelerare l’ultimo miglio: dal prodotto al mercato.
“Come acceleratore stiamo ragionando su un concetto chiave che già da oggi può fare la differenza – sottolinea Deborah Moriello, responsabile di In Cibum Lab – ed è quello della semplificazione dell’innovazione. Lo abbiamo sperimentato già con una start up per la quale abbiamo puntato sul vertical farming con un focus sulla coltivazione sostenibile declinata in una visione urban. Abbiamo ragionato sul valore che poteva restituire uno studio mirato sul design e così è stato progettato un sistema che fosse funzionale e oggettivamente bello. Il compito di un acceleratore è valutare anche la più piccola risorsa di una start up e riuscire a caratterizzarla potenziandone ogni aspetto. Il nostro ecosistema parla più di tutto”.