ROMA, 15 MAGGIO 2025 – Il Bologna torna sul tetto del calcio italiano a 51 anni di distanza dall’ultimo trionfo e conquista la sua terza Coppa Italia. Allo stadio Olimpico di Roma, la squadra guidata da Vincenzo Italiano ha superato il Milan 1-0 nella finalissima grazie a un gol decisivo di Ndoye a inizio ripresa, dopo un primo tempo intenso ed equilibrato.
Era dal 1974, quando i rossoblù si imposero ai rigori sul Palermo, che il club felsineo non sollevava un trofeo nazionale. Un’attesa lunga mezzo secolo, interrotta con una prestazione solida, intelligente e coraggiosa. La rete di Ndoye ha scritto una nuova pagina di storia e regalato un titolo insperato ma meritato, frutto di un progetto tecnico costruito con pazienza e visione.
Per il Milan, invece, continua il digiuno di successi in Coppa Italia: l’ultimo risale al 2003. I cambi di Sergio Conceiçao non sono riusciti a rianimare la squadra come era accaduto solo pochi giorni fa in campionato. La reazione rossonera è stata timida e poco incisiva, mentre il Bologna ha saputo gestire con maturità il vantaggio, stringendo i denti nei minuti finali.
Esplode la festa sugli spalti dell’Olimpico, dove oltre 30.000 tifosi bolognesi hanno seguito la squadra in una vera e propria invasione rossoblù. Tra i presenti anche noti volti dello spettacolo come Gianni Morandi e Cesare Cremonini, da sempre legati ai colori della città.
Il tecnico Vincenzo Italiano ha celebrato la “prestazione grandiosa” della sua squadra, dedicando la vittoria a Joe Barone, figura simbolo del club recentemente scomparsa. Con questo successo, il Bologna si assicura almeno un posto nella prossima Europa League, proiettandosi verso un finale di stagione che resterà nella memoria dei tifosi.
Note di merito per tutti gli uomini di Italiano, ma è Ndoye a meritare l’applauso più lungo: suo il gol che vale la Coppa, sua la copertina di una notte magica.