(PRIMAPRESS) – ROMA – Via libera alla nave Ong, Ocean Viking, per lo sbarco a Lampedusa. In un Twitter delle 8,55 di questa mattina Medici Senza Frontiere ne dava comunicazione: “le autorità italiane hanno appena offerto a Ocean Viking un porto sicuro di sbarco”. E’ stato, infatti, il ministero dell’Interno italiano ad assegnare il porto per sbarcare gli 82 migranti soccorsi l’8 settembre scorso dalla nave. Dei migranti a bordo solo una donna è stata trasportata d’urgenza a Malta perché al nono mese di gravidanza dopo poi ha partorito.
Ora, quindi, i migranti sbarcheranno a Lampedusa e si tratta, di fatto, della prima iniziativa che passa per un accordo europeo di redistribuzione, dove il 50% spetterà all’Italia e Germania e Francia l’altro 50% (25% per paese). E’ una prova generale che precede l’incontro del prossimo 23 settembre a La Valletta (Malta) per discutere del meccanismo di redistribuzione superando il Decreto sicurezza bis.
Tutti soddisfatti? Certo che no, perché il sindaco di Lampedusa, Salvatore Martello obietta: “La nostra isola non può essere la soluzione a tutti i problemi. La Sicilia (altri approdi ndr.) era più vicina e il Viminale deve rispettare le regole”.
Ma la soluzione del 50% all’Italia e il 25% solo a Francia e Germania non potrà essere il futuro corso del problema perché l’Europa, dicono in molti, è costituita da 28 paesi membri al momento e si tratta di una soluzione che dovrà essere presa in modo collegiale. Quel 50% all’Italia peserà enormemente se dopo il superamento dei sequestri delle navi voluto dal decreto sicurezza si tornerà a flussi degli anni passati. – (PRIMAPRESS)