(PRIMAPRESS) – ROMA – In un incontro non programmato il premier incaricato alla formazione del nuovo governo, Giuseppe Conte ha avuto un colloquio con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella al Quirinale. Che cosa si siano detti è ancora difficile stabilirlo ma è molto probabile che Conte abbia rappresentato al Capo dello Stato la difficoltà registrate di un accordo tra M5S e Pd, specie dopo le dichiarazioni di Di Maio che con una serie di puntualizzazioni ha fatto dire al Pd che non si costituirà nessuna maggioranza con gli ultimatum. Il presidente dei senatori dem, Andrea Marcucci, ha sottolineato: “Dobbiamo ricevere delle rassicurazioni, altrimenti prenderemo atto della situazione”. Il segretario dei democratici di sinistra Nicola Zingaretti, intanto ha scritto su Facebook: “La nuova fase ha già fruttato 600 milioni di risparmi. Serve un governo di svolta”. “Accelerare servirebbe per chiudere”, aveva twittato poche ore prima il presidente dem Paolo Gentiloni mostrando ancora la disponibilità ad avviare un programma “serio” di governo.Ma ciò che sembrava fatto oggi prende una piega completamente diversa e appare anche come una melina del M5S per attendere il voto sulla piattaforma Rousseau che era stato criticato perché irrituale nei tempi e cioè dopo che è stato dato mandato a Conte di esplorare un eventuale accordo di governo.L’altro nodo è sulla figura di Conte che sdoganata dal Pd per la premiership, tuttavia viene considerata come un uomo in quota M5S e pertanto da tener presente nell’equilibrio degli incarichi che verranno assegnati nell’eventuale nuovo governo.
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