BUENOS AIRES, 12 MAGGIO 2025 – È stata istituita oggi a Buenos Aires la prima Accademia congiunta tra Italia e America Latina dedicata a Medicina del Lavoro, Medicina Legale e Sanità Pubblica. Un’iniziativa pionieristica, frutto di tredici anni di collaborazione scientifica e accademica tra le due sponde dell’Atlantico, che pone al centro della propria attività l’integrazione dell’intelligenza artificiale nella tutela della salute dei lavoratori.
A ideare e promuovere il progetto sono stati il Professor Simone De Sio, della Sapienza Università di Roma, e il Professor Hector Nieto dell’Universidad de Ciencias Empresariales y Sociales (UCES) di Buenos Aires. Oggi, insieme, ne ricoprono rispettivamente il ruolo di Presidente e Direttore Generale. Alla cerimonia di presentazione hanno preso parte delegazioni accademiche e scientifiche provenienti da otto Paesi dell’America Latina, segno tangibile della portata internazionale dell’iniziativa.
“La nascita di questa Accademia è il coronamento di un percorso condiviso – dichiarano De Sio e Nieto – e rappresenta al tempo stesso l’inizio di una nuova sfida: guardare al futuro della medicina attraverso l’evoluzione della scienza e della conoscenza, mettendo la tecnologia al servizio della salute nei luoghi di lavoro”.
Tra i momenti salienti dell’inaugurazione, l’intervento di due relatori italiani della Sapienza: il Professor Giuseppe La Torre, esperto in Medicina del Lavoro, e la Professoressa Raffaella Rinaldi, specialista in Medicina Legale. Entrambi hanno sottolineato il valore strategico dell’uso dell’IA nell’analisi dei rischi, nella prevenzione e nella gestione dei dati sanitari pubblici.
La fondazione dell’Accademia è stata formalizzata lo scorso giugno a Roma durante il IV Congresso Italia-Argentina di Medicina del Lavoro, dove è stata sottoscritta una lettera d’intenti da 28 tra professori universitari e presidenti di società scientifiche.
Obiettivi principali dell’ente: potenziare le rispettive discipline attraverso ricerca scientifica congiunta, promuovere la cooperazione internazionale, armonizzare linee guida e standard operativi, condividere esperienze e buone pratiche, e migliorare l’offerta formativa nei Paesi membri.
Altro punto cardine sarà la creazione di una rete accademica stabile per rafforzare i principi di equità, qualità e accessibilità dei sistemi sanitari, valorizzando il sapere condiviso e i valori deontologici comuni. (PRIMANOTIZIE)