Sta facendo il giro dei media in questi giorni la notizia del riconoscimento come patrimonio dell’Unesco dell’Archivio storico del Banco di Napoli, iscritto quindi nel Registro della memoria dell’Unesco nel quale sono inseriti i giacimenti documentari rilevanti per storia e la memoria dell’umanità.
L’Archivio storico del Banco di Napoli, che conserva la più grande raccolta di documentazione bancaria al mondo, è dunque ora più che mai un luogo da tutelare e valorizzare e naturalmente conoscere.
Si tratta infatti di un posto da non perdere assolutamente se si è a Napoli!
Siamo in via dei Tribunali al numero 214. Il luogo da visitare, anche con i bambini, è il Museo dell’Archivio Storico del Banco di Napoli: il Cartastorie, nato per valorizzare l’enorme patrimonio di storie e uomini custodito nei documenti degli antichi banchi pubblici napoletani: pagamenti, causali, bollettini di credito, nomi a ricostruire un affresco di tutto il Mezzogiorno dalla metà del 1500.
La prima cosa che colpisce i visitatori sono le filze di cambiali che pendono dal soffitto.
Si tratta di pagamenti estinti e appesi per tenerle lontane da terra e dal pericolo dei topi.
Esiste anche un percorso multimediale, Kaleidos, che si sviluppa al primo piano dell’Archivio, che è stato progettato dall’artista Stefano Gargiulo e apre ad un racconto multimediale e multisensoriale di Napoli e delle storie racchiuse nei documenti.
Tra le attrazioni multimediali dei percorsi permanenti molto suggestivo è il racconto della Pala Radolovich, opera commissionata per 200 ducati a Caravaggio e mai ritrovata, forse mai realizzata, riprodotta qui secondo le indicazioni minuziosamente dettagliate nella causale di pagamento del mercante croato Nicolò Radolovich nel 1606.
E’ insomma un luogo che pulsa di vita. Ci sono libri e faldoni altissimi in cui vive la storia ei uomini e donne del tempo con i loro impegni di pagamento, le richieste di credito, i salari , case da comprare o da vendere; c’è uno spaccato del tempo che a volte commuove, di certo emoziona per il grande interesse anche culturale e storico artistico che arriva ai giorni nostri mantenendo intatta la componente umana delle storie di vita.
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