(PRIMAPRESS) – ROMA – Il Comando Generale della Guardia Costiera lancia un sos ai ministeri che hanno competenze sugli sbarchi. “Per quanto attiene questo Imrcc non vi sono impedimenti di sorta” allo sbarco. Lo scrive il Comando inviando una nota al ministero delle Infrastrutture e a quello degli Esteri in relazione alla Open Arms chiedendo “con urgenza” una risposta sullo sbarco dei migranti. La richiesta del Centro Nazionale di Coordinamento del Soccorso Marittimo fa seguito alla diffida che i legali della Ong spagnola hanno inviato al Comando Generale chiedendo “di autorizzare senza ulteriore indugio l’ingresso della Open Arms nel porto di Lampedusa”. La Ong: “Sulla nave situazione drammatica” “Da 15 giorni la nave Open Arms è in mare con 134 persone a bordo. La situazione sulla nave è drammatica: uomini e bambini vivono costretti in spazi ristretti nella paura e nell’incertezza di quello che succederà. Sono persone che hanno vissuto l’orrore dei campi di detenzione in Libia: torture, stupri, lavori forzati. Hanno già sopportato enormi sofferenze, non possiamo aggiungerne altre”. E’ la denuncia di Oscar Camps (Open Arms) e del fondatore di Emergency, Gino Strada. “Negli ultimi giorni le condizioni di salute psicofisica si sono ulteriormente aggravate con atti di autolesionismo e minacce di suicidio che rendono ingestibile la situazione e mettono in pericolo imminente di vita le persone a bordo. Bisogna agire nelle prossime ore – dicono – Chiediamo che sia immediatamente autorizzato lo sbarco a Lampedusa prima che si aggiungano altre tragedie a quelle già vissute”. La Procura indaga per sequestro di persona La Procura della Repubblica di Agrigento ha aperto un fascicolo d’inchiesta – a carico di ignoti – per sequestro di persona sulla vicenda della Open Arms. Si tratta di un “atto consequenziale” dopo che in Procura è arrivato l’esposto formalizzato dai legali della ong spagnola. Gli avvocati hanno chiesto di procedere per sequestro di persona, violenza privata e abuso in atti d’ufficio. Sbarcati 13 migranti Sono 13 le persone sbarcate dalla nave. Ieri quattro persone sono state fatte sbarcare per ragioni mediche, dopo che già sei donne e tre uomini erano stati fatti scendere dalla nave il giorno prima. Le condizioni igienico sanitarie riscontrate dopo una ricognizione del personale militare e sanitario sarebbe risultate molto precarie.
Salvini continua a ribadire che l’emergenza medica a bordo di Open Arms sono balle. “Siamo davanti all’ennesima presa in giro della ong spagnola che per giorni ha girovagato nel Mediterraneo al solo scopo di raccogliere più persone possibili per portarle sempre e solo in Italia – aggiunge – Queste Ong fanno solo battaglia politica sulla pelle degli immigrati e contro il nostro paese. Ma io non mollo”. Intanto il Viminale ha dato mandato all’Avvocatura dello Stato di impugnare la decisione del Tar a proposito del divieto di ingresso in acque territoriali per la Open Arms. “Nessun passo formale da paesi Ue Al momento “nessun paese europeo” ha fatto “passi formali” per accogliere i migranti a bordo della Open Arms. E’ quanto sottolineano fonti del Viminale dopo che ieri il premier Conte aveva detto che 6 paesi – Francia, Germania, Romania, Portogallo, Spagna e Lussemburgo – avevano fatto sapere di essere disponibili ad accogliere le persone a bordo. L’Italia, aggiunge il Viminale “sta ancora aspettando che altri Stati mantengano la parola data e prendano in carico quanti promesso in passato”. La questione in queste posizioni così divise, è che un tavolo sull’emergenza migranti non è stato ancora ufficializzato alla nuova governance dell’Unione Europea. L’Italia se ne dovrebbe fare assoluta promotrice ma resta il fatto che i suoi rapporti con l’Europa risultano deboli anche dopo l’apertura della crisi di governo. – (PRIMAPRESS)