(PRIMAPRESS) – ROMA – Dopo la notizia rimbalzata su tutti i media di una richiesta di risarcimento da parte dell’Inps inviata a due ragazzine minorenni di Massa Carrara diventate orfane perché il padre aveva ucciso la madre e poi si era suicidato, l’istituto sembra fare una marcia indietro. Il paradosso della richiesta, sia pur legittimo da parte dell’istituto, nell’ottenere il risarcimento delle spese sostenute durante l’assistenza alle minori che avevano vissuto la tragedia, aveva tuttavia sollevato un polverone sulla mancanza di tutela e protezione sociale di adolescenti che in casi del genere subiscono una doppia violenza.Sulla vicenda è intervenuto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha chiamato la ministra del Lavoro Nunzia Catalfo per avere dei chiarimenti arrivati a stretto giro di tempo insieme a quelli della Ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti. Si convocherà un tavolo tecnico:”Nei prossimi giorni, con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, incontreranno il Presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, per trovare una soluzione che tuteli tutte le persone coinvolte nella vicenda, a cui lo Stato è umanamente vicino”. Anche il presidente dell’Inps Tridico si è espresso: “Troveremo soluzione” ”Sto seguendo da vicino la vicenda ed intendo assicurare alla famiglia Biagi che troveremo una soluzione riguardo al recupero delle somme cui l’Inps è tenuto ai sensi della normativa in vigore”. Lo assicura il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico in relazione alla vicenda delle vittime di Marco Lojola. “Dall’inizio della vicenda l’Inps ha supportato la famiglia per ogni prestazione dovuta e non ha attivato alcuna azione per il recupero coattivo, nelle more dell’individuazione di una via d’uscita legale che tenga conto della particolare situazione delle due eredi minorenni”. “In settimana – annuncia Tridico – vedrò le ministre del Lavoro e delle Politiche Sociali, Nunzia Catalfo, e per le Pari Opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti, per trovare una soluzione condivisa e definitiva, ma già domani si terrà una riunione tecnica presso il Ministero del Lavoro. Intanto nei prossimi giorni la dirigenza e l’avvocatura locale prenderanno contatto con l’avvocato della famiglia.” – (PRIMAPRESS)